Ghisa

Le particolarità della Ghisa

La Ghisa è una lega ferro-carbonio, contenente anche altri elementi, come silicio, manganese, zolfo, fosforo, in percentuali varie; è caratterizzata da un tenore di carbonio compreso fra l’1,9% e il 5,5%. Le leghe ferro-carbonio contenenti una quantità di carbonio inferiore all’1,9% costituiscono i diversi tipi di acciaio.

La ghisa che si ottiene direttamente nell’altoforno dai minerali di ferro, tramite processi detti siderurgici, è detta ghisa d’altoforno, ghisa di prima fusione, ghisa madre, o ghisa greggia e viene prevalentemente usata per produrre, mediante affinazione, i diversi tipi di acciaio.

Solo in parte viene rifusa, sia direttamente sia dopo sottrazione o aggiunta di altri elementi (come silicio, manganese, zolfo, fosforo), insieme a rottami di acciaio e ghisa, e colata in stampi, per produrre getti destinati all’industria metalmeccanica.

Proprietà della ghisa: è dura, fragile, resiste poco alla trazione e alla flessione, è resistente alla compressione e alla corrosione; la ghisa non può subire lavorazioni plastiche in quanto non è malleabile, né a caldo né a freddo; possiede un’ottima fusibilità: fonde a temperatura non molto elevata, è fluida, dà getti sani e compatti, e consente una facile r

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Proprietà
Valore
Temperatura fusione
1176 °C
Calore specifico
0,13 Kcal/Kg
Conducibilità termica
53 Kcal/m°C
Peso specifico
7,3 Kg/dm3
Modulo di elasticità alla flessione
120000 N/mm2
Coeff. di dilatazione termica
0,0107 mm/m/°C